domenica 7 giugno 2009

Def Leppard - PYROMANIA (1983)


(1980, MP3 | @256 Kbps | 103 Mb)
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E' questo il terzo album in studio della nota band di Sheffield, sicuramente tra le più rappresentative della cosiddetta New Wave of British Heavy Metal.

L’album si può definire un album di transizione... I Def Leppard, infatti, in questo lavoro si discostano leggermente dai suoni pesanti e immediati (ma sempre raffinati) dei 2 album precedenti, per tendere verso la ricchezza e l’eleganza compositiva del successivo 'Hysteria'.
Ma, incredibilmente, questo album non presenta il tragico e classico difetto degli album di transizione, e cioè l’incertezza, la confusione e la non precisa definizione (il classico “ne carne ne pesce” )... Ma anzi, rappresenta una perfetta amalgama di tonalità chiaro/scure dove potenza e melodia festeggiano uno dei loro più riusciti matrimoni... Un concentrato di energia e di freschezza che al tempo aveva veramente pochi rivali; un sottile equilibrio tra furore e razionalità sonora come non se n’era mai sentito... Il tutto orchestrato, con incredibile personalità, dall’ugola d’oro di Elliot (una delle voci più potenti e più “rock” degli anni ottanta), dalla tagliente chitarra Clark e dall’agitatissima batteria di Allen.

L’album è composto da 10 possibili hit in un continuo alternarsi tra Hard Rock e Heavy Metal. È un lavoro che va divorato nella sua totalità e che non stanca e non annoia mai. Inutile dilungarsi (dato che l’ho già fatto abbastanza) in una classica track-by-track per un album come questo... Vi basti sapere che si spazia, con singolare facilità, dal il Rock melodico ed emozionante di origine americana all’Heavy tirato e veloce tipico di quegl’anni, passando a momenti dal vago sapore Thrash (ascoltatevi a riguardo i riff di “Die Hard The Hunter”) fino ad arrivare a tesissimi frangenti di coinvolgente bellezza o di quadrata e tagliente fattura (l’influenza degli AC/DC a volte traspare in maniera molto evidente), il tutto infarcito da ottimi refrain corali che donano potenza ed eleganza... Insomma... Ogni brano è degno di essere ascoltato un’infinità di volte e il tutto possiede una spettacolarità scenica e una carica che si adatta perfettamente alla dimensione “live” che i nostri svilupperanno fino a diventare una delle più entusiasmanti macchine da concerti degli anni ottanta.

Tracklist:

Rock Rock (Till You Drop) (3:52)
Photograph (4:12)
Stagefright (3:46)
Too Late For Love (4:30)
Die Hard the Hunter (6:17)
Foolin' (4:32)
Rock of Ages (4:09)
Comin' Under Fire (4:20)
Action! Not Words (3:52)
Billy's got a gun (5:27)

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